Come usare il Sale Rosa dell’Himalaya Naturopaticamente

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sale dell'himalaya

 

In cucina:  Il sale rosa regala ai cibi  un sapore delizioso, tondo e delicato, introducendo insieme a nuove sfumature di gusto importantissimi nutrienti.

Soluzione energizzata o “salamoia”: è il metodo di utilizzo terapeutico base, il modo più semplice per averne a portata di bicchiere i benefici. Si mettono in un vasetto di vetro con coperchio dei cristalli  e si copre il tutto di una buona acqua di sorgente, verificando il giorno dopo se sono completamente disciolti. La soluzione è pronta per l’uso quando è satura, cioè quando i cristalli restano sul fondo senza più sciogliersi. Si può conservare così per il tempo che si vuole, basta aggiungere quando necessario altri cristalli o acqua.

Bagno: Ecco un modo magnifico per eliminare tensione e nervosismo, per depurarsi e contemporaneamente rigenerarsi, risolvere piccoli problemi cutanei ed alleviare i dolori articolari. Come? Si spargono 500 g  di sale rosa sul fondo della vasca e lo si fa sciogliere completamente ricoprendolo di acqua calda (ci vuole circa 1 ora). Una volta disciolto si può aggiungere l’acqua calda  (37° circa) per il bagno nella quantità desiderata. Immergersi e non usare altri detergenti, restando nell’acqua per 15-20 minuti. Una volta usciti lasciarsi asciugare l’acqua addosso, senza usare asciugamani, piuttosto aiutandosi con un phon. Da fare non più di uno o due volte a settimana e da evitare in gravidanze e in caso di problemi cardiaci.

Peeling: Durante il fine-settimana questo leggero peeling è una esperienza che ricaricherà di energia come se si fosse in un centro benessere. Sono necessari un’ ora e mezzo del proprio tempo , una coperta, un grande telo di spugna, olio essenziale di lavanda, olio di noci macadamia e, naturalmente, il sale rosa dell’Himalaya.  Si inizia  preparando in una tazza una miscela con tre o quattro cucchiai di cristalli di sale ben pestati, dieci gocce di olio di lavanda e un cucchiaio di olio di noci macadamia oppure di salutare olio di mandorle. Spalmare (o meglio ancora, farsi spalmare) sul corpo il mix salino, distendersi e avvolgersi prima nel telo e poi nella coperta, godendosi le sensazioni di calore che pervaderanno il corpo. Passata un’ora sciacquarsi con acqua calda, lasciando asciugare la pelle all’aria (o con l’aiuto di un phon).

Pediluvi:  Un uso tradizionale del sale dell’Himalaya è quello di fare ogni giorno un pediluvio caldo con acqua e sale . L’idea che accompagna questa antica pratica, diffusa fra gli yogi, è che serva a disintossicare non solo il corpo ma anche lo spirito, tanto che  l’acqua utilizzata – carica di “negatività” – deve essere versata lontano dalla propria dimora.
Impacchi & cuscini di sale  Il sale rosa aiuta anche in caso di artrite e dolori osteoarticolari. Oltre a berlo  come già spiegato si possono fare delle applicazioni locali. Imbevendo delle garze nella soluzione pura si ottiene un impacco da applicare sulla parte dolorante, da bloccare con l’aiuto della pellicola trasparente. Riempiendo di sale un sacchetto di cotone ecco pronto il cuscino per una applicazione a caldo. Dopo averlo lasciato per qualche minuto nel  forno a bassa temperatura o su una stufa, si appoggia per una ventina di minuti sulla parte dolente, godendo del calore (e non solo) che il sale cederà in modo progressivo.

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